Transizione digitale nel settore pubblico – Intervista a Roberto Pastorino

Data : 22/03/2022| Categoria: Consigli ed interviste| Tags:

Chi sei e di cosa ti occupi?

Il ruolo che occupo è di Responsabile dei sistemi informativi del Comune di Novi Ligure (AL) che è un comune con circa 180 dipendenti. Mi occupo di tutta la parte informatica e telecomunicazioni.

Come si opera una transizione digitale all’interno di un comune?

Per rispondere a questa domanda è necessario fare una premessa: tutto nasce dal Codice dell’amministrazione digitale (D.Lgs 7 marzo 2005 n.82) che è il documento base per la riorganizzazione, non solo digitale, della pubblica amministrazione italiana. In tale codice, che è del 2005 ma che è stato più volte rivisto, compare all’art.17 la figura del Responsabile della transizione al digitale che rappresenta il punto di contatto tra l’Agid (Agenzia per l’Italia digitale) e gli organi di vertice politici. Una volta definita la struttura dell’ufficio della transizione al digitale si è legittimati a promuovere iniziative, effettuare acquisti e definire piani per una progressiva riorganizzazione e digitalizzazione dell’ente.

In particolare uno strumento di lavoro operativo è il Piano triennale dell’informatica della PA, redatto da Agid, che pone obiettivi anche temporali su tematiche quali la sicurezza, le infrastrutture, i dati, i servizi e le piattaforme.

Quali sono le sfide principali?

Dal punto di vista tecnico sono quelle esplicitate nel piano triennale che deve essere declinato nella realtà del singolo ente. Affrontare la sfida del cambiamento e provare a modificare abitudini consolidate nel tempo è sempre una fase difficile soprattutto se la tecnologia non è matura o perfettamente adeguata.

Quali sono state le principali innovazioni degli ultimi anni?

Le principali innovazioni della pubblica amministrazione italiana sono dettate dai paradigmi del “Cloud first” e “mobile first”, ovvero permettere la transizione da una struttura “on-premises” ad una su piattaforma in cloud e quindi disponibile su ogni dispositivo e in qualunque momento.

Viene richiesto ad ogni amministrazione pubblica di adottare una strategia di servizi basata sul Cloud meglio se di tipo Saas (software as a service) nell’ottica di proporre un’offerta di servizi digitali e infrastrutture tecnologiche sicure, efficienti, affidabili e autonome, in linea con i principi di tutela della privacy e in modo da garantire la sicurezza degli asset strategici mediante lo sviluppo di un’infrastruttura ad alta affidabilità consentendo il consolidamento dei data center delle amministrazioni.

In quest’ottica nella nostra amministrazione siamo passati in Cloud con parecchi servizi e continueremo il processo anche nel futuro.

Come hanno reagito gli utenti?

Gli utenti hanno reagito bene anche perchè siamo passati da una fase di lavoro prettamente in ufficio ad uno dove si lavorava quasi totalmente da casa.

Se non avessimo effettuato in tempo i cambiamenti di cui sopra sarebbe stato molto difficile dare la continuità operativa necessaria per lavorare e permettere di erogare i servizi. In questo gli utenti interni sono stati bravi a mettersi a disposizione con le nuove tecnologie e i cittadini spero abbiano apprezzato i servizi online proposti.

Se posso aggiungere è stato di grande aiuto anche la formazione effettuata dal personale informatico. Le metodologie di gestione del lavoro, in particolare delle metodologie agili, hanno dato un forte impulso innovativo e un approccio lavorativo moderno ed efficace.

All’interno del nostro gruppo di lavoro applichiamo alcuni concetti visti al corso per Scrum Master. In particolare abbiamo adottato un software commerciale che ci permette di suddividere il lavoro in vari sprint temporali di breve durata. Tramite questa piattaforma gestiamo sia le richieste degli utenti (interni ed esterni) sia i progetti dell’ufficio.

Se vuoi leggere le testimonianze di altri professionisti, esplora la nostra sezione dedicata a Consigli e interviste

Roberto Pastorino Digital transformation in pubblica amministrazione

Roberto Pastorino

Laureato in Scienze dell’Informazione all’Università degli Studi di Torino, Roberto Pastorino ha diverse esperienze in ambito privato all’interno di società legate all’informatica e come insegnante in corsi professionali di informatica. Dal 2001 lavora presso il Comune di Novi Ligure come responsabile del servizio informatico e RTD (responsabile della transizione al digitale) dell’ente. Nel corso degli anni ho conseguito varie certificazioni tra cui ITIL 4, Scrum Master, Project Manager ed Ethical Hacker.

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