PRINCE2 non invecchia mai

Data : 21/04/2020| Categoria: Consigli ed interviste| Tags:

Stijn, di cosa ti occupi?

Sono un formatore e consulente nelle Best Practice, come PRINCE2, MSP e P3O. Ho molta esperienza nell’ambito del cambiamento organizzativo, meno nel Business as Usual. Lavoro come consulente per diversi livelli di cambiamento: dall’innovazione strategica alla delivery. Questo significa che ho creato un Project Management Office, messo in pratica un po’ di Portfolio Management e tanto Project Management. Spesso ho lavorato alla realizzazione di questi progetti, ma ho anche esperienza nell’ideazione e concettualizzazione.

Essendo un trainer e consulente, credo fermamente che la vera qualità sia nell’esperienza reale. Non potrei formare altre persone su qualcosa che non ho sperimentato.

Qual è stato il tuo percorso lavorativo?

Ho iniziato a fare formazione perché mi aiuta ad imparare. Trovo estremamente interessante e gratificante imparare dagli altri e conoscere le loro esperienze lavorative. Con la formazione, entro in mondi di cui non conoscevo l’esistenza. Tutto questo mi ha aiutato a migliorare nel mio lavoro e crescere professionalmente.

Essere un trainer mi ha anche spinto a spiegare la metodologia in maniera chiara e quindi a comprenderla sempre di più ad ogni corso che faccio. I partecipanti al corso mi mettono sempre alla prova con domande e anche commenti che mi spingono a migliorare.

Quali sono secondo te le sfide del momento nel mondo del Project/Programme/Portfolio Management?

Sono convinto che molte organizzazioni abbiano degli ottimi Project Manager, con le competenze giuste per ricoprire il loro ruolo. Persone che sanno scrivere un piano di progetto, seguirlo ed mantere il budget sotto controllo. Sembra tutto perfetto sulla carta, ma poi i progetti non vengono realizzati. Questo succede spesso perché l’organizzazione non supporta abbastanza i project manager.

Può sembrare strano, ma c’è una soluzione a questo problema: PRINCE2. PRINCE2 non è solo una metodologia per gestire i progetti. PRINCE2 è una metodologia di progetto che coinvolge l’intera organizzazione.

I progetti sono sempre diversi ed è normale che sorgano dei problemi. Spesso il/la Project Manager è visto/a come l’unico/a responsabile. Ma se non ha una buona struttura a supportarlo/a, non possiamo biasimarlo/a. Ogni risorsa coinvolta nel progetto ha delle specifiche responsabilità e PRINCE2 aiuta a creare questa consapevolezza e a fornire una struttura,

Una volta che PRINCE2 viene utilizzato, è tutto risolto?

No, PRINCE2 è l’inizio della soluzione. PRINCE2 è uno strumento che aiuta le organizzazioni ad andare nella giusta direzione. Ma ogni organizzazione è diversa e ci sono sempre alcune parti che sono al di fuori del metodo PRINCE2. Per far sì che i progetti vengano realizzati con successo, dobbiamo cercare di stabilire una sorta di co-creazione tra la parte del ‘cambiamento’ e del ‘business as usual’ dell’organizzazione, e tutti devono essere coinvolti. L’organizzazione deve istituire una base di supporto e tutti devono essere a conoscenza dell’approccio e metodo di project management scelto dall’organizzazione.

Formare le risorse in PRINCE2 aiuta sicuramente a creare questa base. Sono convinto che ottenendo la certificazione anche i più scettici possono cambiare idea. Ma per alcune organizzazioni la formazione non è sufficiente, hanno bisogno di un consulente che li aiuti nel cambiamento.

Puoi condividere una situazione nella quale l’adozione di PRINCE2 ha aiutato a risolvere un problema?

Sono stato invitato a tenere un corso PRINCE2 in una società di produzione, ho tenuto il corso Foundation durante l’estate ed a fine anno il corso Practitioner. L’atteggiamento generale verso PRINCE2 era molto scettico all’inizio. Ma quando sono tornato per il corso Practitioner, sono rimasto stupito da quello che ho visto. Avevano implementato PRINCE2 adattandolo alle loro esigenze. Avevano diviso i ruoli, ridisegnato i processi e fatto un lavoro incredibile, convincendo anche il reparto produttivo a lavorare secondo le stesse modalità.

L’azienda non stava raggiungendo gli standard internazionali e grazie ad un approccio top-down è stata spinta a seguire un corso PRINCE2. La formazione che ho tenuto è stata molto diversa (una sfida per me), in quanto le domande e le situazioni trattate erano molto pratiche. Ma una volta iniziato ad applicare PRINCE2 sono riusciti a raggiungere le aspettative internazionali.

Quale futuro per PRINCE2?

PRINCE2 potrà essere fuori moda, ma è ancora valido. Penso che nei prossimi anni vedremo altri aggiornamenti della metodologia ma non cambierà la sua essenza. Sono convinto che sia il metodo più pratico e veloce per poter risolvere i problemi nella gestione dei progetti. PRINCE2 ha un approccio veramente semplice ed una visione strategica, non si focalizza solo sulla realizzazione del progetto. Questo è quello che serve alle organizzazioni oggi ma è anche quello che servirà nel futuro.

Sarebbe bello creare una community attiva di Project Management come quella che esiste per altre Best Practice. Questo aiuterebbe a creare un supporto tra le organizzazioni e renderebbe anche più semplice la cooperazione tra organizzazioni. Inoltre sarebbe un’opportunità per imparare gli uni dagli altri.

Il tuo futuro?

Non so cosa mi porterà il futuro. Al momento vivo ad Hong Kong ma non so fino a quando.  L’unica mia certezza è che mi piace quello che faccio e continuerò a farlo, finché continuerò ad imparare. Lavorerò come consulente e trainer e spero di ispirare altri. Cercherò anche di partecipare ad una community PRINCE2/Project Management.

Stijn Janssens è trainer e consulente PMP, PRINCE2, MSP, MoP, P3O e ITIL. Esperto nell’ambito del cambiamento organizzativo e dell’innovazione strategica, è un forte sostenitore di PRINCE2. 

Stijn Janssens

Stijn Janssens

Stijn è trainer e consulente PMP, PRINCE2, MSP, MoP, P3O e ITIL. Esperto nell’ambito del cambiamento organizzativo e dell’innovazione strategica, è un forte sostenitore di PRINCE2.

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