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IscrivitiIn un cambiamento organizzativo, è necessario un alto livello di coinvolgimento delle risorse, che devono modificare il loro modo di lavorare affinché ci sia un ritorno sull’investimento e sul lavoro fatto per mettere in atto quel cambiamento.
In tanti metodi di change management, specialmente in quelli focalizzati sul ciclo di vita e sul processo, come MSP (5.) e Agile Change Management (1.), vengono proposte delle tecniche per registrare quello che deve essere cambiato, perché deve essere cambiato e come il cambiamento è collegato alla motivazione. Queste tecniche solitamente si focalizzano sullo scrivere uno di questi documenti:
Visione, blueprint, mappa dei benefici e requisiti sono spesso usate per motivi di governance. Se i requisiti sono approvati vuol dire che possiamo iniziare ad occuparcene. Se il blueprint è approvato allora il management ha accettato e dato il suo via libera. Tuttavia, questo non significa che ci sia abbastanza motivazione per le risorse che devono cambiare il loro modo di lavorare.
Questi documenti, se ben preparati, intrinsecamente accrescono la qualità dei preparativi dell’iniziativa di cambiamento. Un blueprint coerente garantisce che non abbiamo dimenticato nulla, una buona dichiarazione della visione aiuta a comunicare e creare una comprensione comune del cambiamento. Requisiti ben documentati aiutano a realizzare i giusti risultati finali e benefici ben definiti sono importanti per valutare il successo del cambiamento. Comunque ripeto, per migliorare il coinvolgimento durante un cambiamento, la qualità tecnica da sola non basta.
Questi documenti possono anche servire a monitorare e controllare l’avanzamento del lavoro, ma quando vengono utilizzati solo per quel fine, possono addirittura essere in contrasto con il nostro sforzo di aumentare il livello di ‘engagement’.
Una visione e una mappa dei benefici possono non essere usati solo per fini amministrativi, per migliorare la qualità o monitorare e controllare, ma anche per accrescere il coinvolgimento.
Per aumentare il coinvolgimento con questi documenti, dobbiamo guardare alle 3 aree di Dan Pink per migliorare performance e soddisfazione, autonomia, padronanza e scopo:
Chiaramente, una visione ben dichiarata dà uno scopo al cambiamento nel suo insieme. Se una visione è ben compresa e definisce uno scopo che è condiviso da tutte le persone coinvolte, contribuisce maggiormente alla performance e soddisfazione, e di conseguenza al coinvolgimento.
Ora, anche se la visione dà uno scopo al cambiamento nel suo insieme, non spiega automaticamente lo scopo delle attività di cambiamento più dettagliate e dei risultati alle risorse coinvolte, a cui viene chiesto di fare più del lavoro usuale. E’ qui che intervengono il blueprint e la mappa dei benefici: collegano i cambiamenti più dettagliati e i risultati da consegnare allo scopo ultimo che è nella visione. Infine, se le risorse coinvolte capiscono e condividono la visione, (la loro parte nel) blueprint, la mappa dei benefici e i requisiti, avranno una ‘chiara linea di vista’ tra le loro personali attività di cambiamento e lo scopo complessivo del cambiamento. E questo fornisce uno scopo anche alle loro attività personali.
Anche il fattore di padronanza di Dan Pink deve essere integrato nei documenti menzionati. Specialmente i benefici devono essere collegati ai fattori personali di miglioramento. I benefici ben definiti sono “SMART”, ovvero Specifici, Misurabili, e a Tempo, e devono allo stesso tempo essere personalmente realizzabili e rilevanti; aggiungerei, anche se un po’ più difficile, ambizioso e interessante. Utilizzare KPI o balanced score per misurare i benefici come collegati a una padronanza personale, alle giuste condizioni, aiuterà a migliorare la performance ed il coinvolgimento in un cambiamento. Sono fattori importanti per creare le giuste condizioni, per rispondere alle esigenze della cosiddetta “ansia di apprendimento” di Schein e creare un ambiente sicuro, nel quale le risorse si sentano sicure anche se non possono ottenere (nell’immediato) i loro benefici-obiettivi o quelli del loro dipartimento.
Infine, l’autonomia di Dan Pink indica che responsabilizzare le risorse coinvolte, non solo ad implementare il cambiamento, ma anche a definire il cambiamento di cui si ha bisogno, richiede un approccio che sia il più partecipativo possibile nel definire la visione, il blueprint, la mappa dei benefici e i requisiti. Più persone sono coinvolte nella definizione di questi documenti e possono esprimere la loro opinione, per es. autonomia, più sentiranno di avere uno scopo e padronanza a livello personale.
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‘Partecipare… più possibile’ può suonare vago. Ci sono due situazioni che penso sia il caso di menzionare che limitano l’approccio partecipativo:
Per concludere, per poter accrescere la partecipazione in cambiamenti non di emergenza che includono competenze cognitive rudimentali:
Aggiungi scopo, padronanza e autonomia alla tua visione e mappa dei benefici!
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Bibliografia