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IscrivitiCoinvolgere gli stakeholder in un processo di cambiamento potrebbe generare un conflitto di interessi.
Di conseguenza, prima vengono identificate le potenziali aree di conflitto, più facile sarà convincere le persone a intraprendere il processo di cambiamento. Quando si è già cominicato a lavorare è molto più difficile apportare delle modifiche. È molto importante dunque collaborare sin dal primo istante per trovare una soluzione accettabile per tutti.
Identificare gli interessi degli stakeholder:
D: come rendere visibile l’interesse di tutti gli stakeholder? Questi interessi possono essere professionali o personali (fondamentali per l’accettazione), espliciti o impliciti, di breve o di lungo periodo
R: Dedicando molto tempo all’ascolto!
Di seguito un’ottima tecnica di ascolto divisa in tre fasi:
1) Ascoltare in silenzio. Lasciate che la persona illustri il suo punto di vista. Non interrompetela (anche se avete delle idee che possono esserle utili). La cosa importante è lasciare all’altra persona la possibilità di esprimersi. Date spazio a pause e silenzi. La prima versione del confronto è spesso un discorso preparato, provato e riprovato. Una volta che avete ascoltato, siate pazienti! Potrebbero sorgere idee nuove e più utili. È importante ascoltare e lasciare che tutto questo venga alla luce.
2) Ripetizione. Per essere sicuri di avere capito potreste dire ad esempio: ”Quindi lei pensa che il piano di progetto, al suo stato attuale, sia incompleto e pensa che sia giunto il momento di inserire tutti i dettagli che generano complessità”.
3) Porre domande di ordine pratico. Quali sono i casi da tenere in considerazione? Come dovremmo identificarli? Qual è il rischio di non fare nulla a riguardo?
Bisogna imparare ad essere flessibili. Se qualcuno pone critiche al vostro operato, dategli ascolto. Ponetegli delle domande su come voi potete migliorare il vostro lavoro. Può essere che l’altra persona abbia dei buoni argomenti e che vi convinca a modificare il vostro piano. Potrebbe anche accadere che il vostro interlocutore, rispondendo alle vostre domande, si accorga di essere in errore, senza il bisogno che glielo diciate esplicitamente.
Trovare una soluzione accettabile da tutti.
Quando gli interessi degli stakeholder sono divergenti, come è possibile giungere ad una soluzione che possa essere accettata da tutti? Assumiamo che gli stakeholder abbiano un livello minimo di apertura mentale e che non ci troviamo dunque davanti ad un muro. In questo caso posso proporre i seguenti approcci:
Ci sono altre domande per situazioni simili:
Questa metafora ci fece fare varie considerazioni:
Gestire le emozioni
Ascoltare e negoziare richiede una certa dose di autostima. È importante guardarsi dentro e capire come combinare la propria capacità di ascoltare con quella di gestire le emozioni. Se si è irritati non si sarà in grado di ascoltare apertamente il nostro interlocutore.
Suggerisco due modi di gestire le emozioni:
Queste due tecniche possono essere utilizzate per gestire anche le emozioni delle altre persone durante negoziati particolarmente difficili.
Riassumendo
Gestire il coinvolgimento degli stakeholder di un progetto per aumentare le possibilità che tutte le parti in causa accettino il cambiamento richiede molte cose: struttura, modus operandi rigorosi, lavoro focalizzato sugli obiettivi e un approccio aperto basato sul gioco di squadra.
Tutto si basa sull’essere un “facilitatore”, generando in primo luogo energia, idee e dubbi.. e lasciando che tutti questi elementi si combinino in un ambiente collaborativo per generare soluzioni convenienti per tutti: quando opero in questo modo, genero entusiasmo a supporto al cambiamento e riduco lo stress perché l’intero processo di gestione del progetto è nelle mani del team (un team potenziato, più efficiente e propositivo di quello che avrebbe potuto essere). Io sono solo una persona con un cervello.