Categorie
Tag
Newsletter
Iscriviti alla newsletter di QRP International per ricevere in anteprima news, contenuti utili e inviti ai nostri prossimi eventi.
IscrivitiCompreresti un’auto senza airbag? Probabilmente no. Ti metteresti all guida senza allacciare le cinture di sicurezza? Di nuovo, probabilmente no. Se non ti piace rischiare quando sei alla guida, allora come mai rischi nei tuoi progetti?
La maggior parte dei project managers non si cura della gestione del rischio. Se appartieni a questa categoria, continua a leggere. Il tuo progetto ha bisogno di airbags e tu hai bisogno di allacciare bene le cinture di sicurezza del progetto.
I progetti sono come le auto, hanno una componente intrinseca di incertezza e sono rischiosi perché:
I project manager cercano di gestire l’incertezza con un piano. Il piano è una road-map per il futuro incerto. La maggior parte dei project managers sono però ottimisti. Il tuo ottimismo può portare ad un piano eccessivamente ottimistico. Ogni volta che pianifichi, è necessario effettuare un’analisi del rischio e riportare alla realtà il tuo piano.
Come effettuare un’analisi del rischio
Hai bisogno di una lavagna sulla quale tracciare 5 colonne intitolate:
Il primo passo consiste nel raccogliere le idee sul rischio. Dovresti farlo come se fosse un piccolo esercizio di squadra, chiedendo a uno o due membri del team di unirsi a te.
Durante la riunione, tutti assieme considerate tutte le idee negative per almeno 10 o 20 minuti. Devi aprire la porta al pessimismo e alle critiche. Non filtrare i rischi, non discuterli. Ogni rischio deve andare direttamente sulla lavagna.
Il secondo passo consiste nello stimare i rischi, uno per uno, utilizzando due criteri:
Per calcolare il pericolo, dovrai moltiplicare questi due numeri. Ti focalizzerai sui rischi ad alto pericolo nel terzo step.
Il terzo passo consiste nel pensare a possibili azioni in risposta a tutti i rischi classificati come più pericolosi, con un indice di pericolo pari ad esempio a 9, 12 o 16. Per ogni rischio pericoloso, è necessario il maggior numero di azioni di risposta possibile. Non ti preoccupare se inizialmente alcune risposte al rischio si sovrappongono o se si escludono a vicenda, le gestirai nella fase 4.
Di seguito un esempio per una conferenza:
Rischio
|
Probabilità
|
Impatto
|
Pericolo
|
Azione di risposta |
Scarsa affluenza | 3 | 4 | 12 | Più pubblicità/
Cambio data/ Abbassamento prezzo |
Uno speaker arriva in ritardo | 2 | 2 | 4 | |
Sforamento dei tempi del programma | 3 | 2 | 6 | |
Presentazioni in ritardo per la stampa | 3 | 3 | 9 | Anticipare la deadline per la consegna/
Postporre la conferenza/ Stampa presentazioni dopo la conferenza/ Trovare una stampante più veloce |
Il quarto passo è selezionare alcune azioni in risposta. Ricordati: devi fare una selezione, hai a disposizione tempo e risorse limitate. Non puoi selezionare tutte le opzioni, non puoi fare tutto.
In questo modo abbiamo fatto l’analisi del rischio, in 4 semplici passi.
Adesso quello che devi fare è aggiornare il tuo piano. Tutte le azioni in risposta al rischio che tu hai selezionato devono essere aggiunte al tuo piano ed eseguite nei giorni e nelle settimane successive.
Guardiamo indietro a quello che abbiamo appena fatto
Sei passato dall’ ottimismo al realismo attraverso il pessimismo.Hai anche creato un semplice registro dei rischi.
La tabella a 5 colonne che hai creato è esattamente questo, un registro dei rischi, che potrai continuamente rivedere e aggiornare.
Ti sei appena incamminato sulla strada per un project management migliore, come suggeriscono alcuni metodi tra cui PRINCE2.
In pochi semplici passi, hai abbassato il rischio del progetto.
Hai allacciato le cinture di sicurezza sul sedile del progetto. È semplice da fare. Quindi fallo subito se vuoi aumentare il livello di sicurezza del tuo progetto.