2018: l’anno del cambiamento nell’IT Service Management

Il 2018 è (e sarà) un anno importante per l’IT Service Management (ITSM). Negli ultimi anni, infatti, si è sempre più affermata la consapevolezza della necessità di un cambiamento nel settore. E, se fino ad ora alcune novità sono state accolte con scetticismo da parte dei professionisti del mondo ITSM, negli ultimi mesi l’atteggiamento negativo ha lasciato spazio ad un’apertura ed un’attitudine positive.

Cosa è successo negli ultimi anni
Secondo Nikola Gaydarov, Director, IT Service e Project Management di Ruger Consulting, nel 2017 le organizzazioni hanno finalmente realizzato che non è possibile utilizzare una sola soluzione di IT Service Management per tutto ma che c’è bisogno di diversi strumenti per affrontare diverse sfide.
E questo non significa solo più framework e modelli da utilizzare, ma anche avere una migliore conoscenza e comprensione del business.

2018: cosa deve migliorare nel mondo ITSM?

  • alle organizzazioni è richiesto di essere sempre più veloci. Se l’ITSM ha avuto difficoltà a stare al passo con la velocità richiesta, ora può recuperare grazie alla filosofia DevOps e ai suoi concetti innovativi (o meglio rivoluzionari)
  • l’IT Service Management deve fornire maggiore trasparenza e coinvolgimento al business. La parte business delle organizzazioni è diventata più interessata alla tecnologia: il business vuole saperne di più e seguire lo sviluppo da vicino, facendo delle modifiche se necessario. Prendendo ispirazione dalle idee agile, l’ITSM non dovrebbe trattare il business come “il richiedente” ma come stakeholder al suo pari, che fornisce idee e feedback. Spesso l’ITSM sottovaluta il business e l’apporto che questo può portare al cambiamento e al miglioramento dei processi. Tutti coloro che lavorano nel settore IT – project manager, IT manager, service manager – devono focalizzarsi di più sul business: ascoltare il business, capire cosa ritiene importante e allinearlo con l’IT.

Cosa succederà sicuramente nel 2018

  • Se la metodologia DevOps sta prendendo sempre più piede, quest’anno in particolare, è anche vero che ITIL® resta essenziale all’interno dell’ITSM. Infatti, è ormai chiaro che DevOps e ITIL sono perfetti insieme e che uno non sostituisce l’altro;
  • ITIL continuerà ad essere il riferimento per la gestione dei servizi IT e verrà lanciato quest’anno il suo aggiornamento;
  • entrerà in vigore GDPR, ovvero la General Data Protection Regulation (GDPR). E proprio in questo campo l’ITSM può aiutare molto. Il regolamento infatti è una sfida che coinvolge l’intera organizzazione e che ha un impatto su tutti i processi, sul service design e l’implementazione.

Cosa dovrebbero fare i professionisti ITSM

I framework e metodi diventano sempre di più: ITIL, Agile, COBIT, Lean, IT4IT, VeriSM, ecc. È fondamentale che i professionisti del settore si informino e conoscano più di un framework: ogni framework può essere d’aiuto e i professionisti devono lavorare con più di un framework per essere efficienti
Ed infine, secondo Leif Andersson, Change leader, coach and facilitator, IlluminEight:

“Bisogna guardare al project management con occhi nuovi: sì, abbiamo sempre PRINCE2® e PMP® ma i professionisti hanno bisogno di conoscenze complementari e di integrare l’IT service management all’interno dei progetti. Questo vuol dire capire per esempio DevOps, Cobit, Lean, Scrum, VeriSM e altri framework e modelli per poter creare più valore possibile.”

Quali sono i framework e metodi che vuoi approfondire? Ecco una lista di tutto quello che vuoi sapere su:

Fonte: Axelos blog, ITSM into 2018: drinking from the well of training and development di Nikola Gaydarov, Director, IT Service and Project Management, Ruger Consulting e ITSM into 2018: framework maturity and business alignment di Leif Andersson, Change leader, coach and facilitator, IlluminEight